Donatello e il suo contadino
Questa storia narra di un bizzarro episodio che riguarda il crocifisso che Donatello realizzò per la
Basilica di Santa Croce a Firenze. Dovete sapere che il nostro protagonista, Donatello, era un giovane molto intraprendente che trascorse lunghi periodi in diverse città italiane prima come apprendista e poi come vero e proprio artista. In uno di questi soggiorni, più precisamente a Roma, Donatello instaurò una bellissima amicizia con Filippo Brunelleschi, un altro grande artista di quei tempi.
Donatello e Filippo, oltre ad essere grandi amici, si ammiravano molto l'un l'altro per la loro capacità artistica. Donatello però, essendo molto più giovane di Filippo, desiderava dimostrargli di essere alla sua altezza! Per questo motivo, una sera mentre erano a cena, egli annunciò al suo amico Filippo di voler realizzare un bellissimo crocifisso per una importante basilica di Firenze.
Filippo era impaziente di vedere quest'opera una volta terminata...
Donatello ebbe non poche difficoltà nel realizzare questo crocifisso: lavorava giorno e notte, ma il
legno era difficile da intagliare e pare che gli fosse preso un brutto raffreddore. Povero Donatello!
Egli tuttavia non si lasciò scoraggiare dagli ostacoli e quando il crocifisso fu terminato provò una
gioia immensa: era davvero bello, proprio come se lo era immaginato! Non vedeva l'ora di
mostrarlo a Filippo...
Donatello voleva cogliere Filippo di sorpresa, quindi lo invitò a pranzo a casa sua, senza dire niente circa il suo crocifisso, che nascose sotto una grande coperta rossa. Ignaro di tutto, Filippo andò a pranzo da Donatello e mangiarono tra una chiacchiera e l'altra. Appena finito, Donatello che non stava più nella pelle, balzò in piedi e fiero come non mai, con gli occhi che gli brillavano per l'emozione disse al suo amico: "Guarda un po' che capolavoro ho realizzato!"; allo stesso tempo tolse la coperta dal crocifisso.
Calò il silenzio. Filippo non diceva niente e continuava a osservare il "capolavoro" senza dire una
parola. "Beh, che c'è, sei rimasto senza parole?" gli chiese un po' nervosamente Donatello. Allora Filippo, che non aveva peli sulla lingua, gli disse "Mi sembra tu abbia messo in croce un CONTADINO e non Gesù!". Donatello, deluso e arrabbiato, lo sfidò a realizzare un crocifisso di legno più bello del suo e Filippo accettò immediatamente: "Sarà un gioco da ragazzi" gli disse in modo beffardo.
Filippo quindi iniziò a lavorare al suo crocifisso. Dopo qualche giorno, Filippo invitò Donatello a pranzo a casa sua ma poiché gli mancavano tanti ingredienti, andarono prima assieme al mercato.
Filippo comprò pane fresco, uova, formaggi e salumi, diede la busta della spesa a Donatello e
consegnandogli le chiavi gli disse di portare tutto a casa sua e che lui lo avrebbe raggiunto a breve.
Donatello così arrivo a casa di Filippo e aprì la porta. Non appena entrò però rimase immobile,
come di pietra, e lascio cadere per terra la busta della spesa, rompendo tutte le uova! Aveva gli
occhi sgranati e la bocca aperta. Di fronte a lui infatti vide subito un bellissimo crocifisso! Mentre
era ancora in quella posizione arrivò alle sue spalle Filippo, il quale divertito dalla scena chiese al
suo amico: "Beh, che c'è, sei rimasto senza parole?".
Dopo questo episodio, Filippo e Donatello divennero ancora più amici di prima; Filippo infatti ammise che gli era piaciuto molto il crocifisso di Donatello e che voleva per questo provare a realizzarne uno anche lui. Grazie dunque a questa sana competizione artistica possiamo ancora oggi ammirare due bellissimi capolavori dell'arte italiana!
(Fonte: Vasari, G. (1760). Vite de'più eccellenti pittori, scultori e architetti, scritte da Giorgio Vasari... corrette da molti errori e illustrate con note... N. e M. Pagliarini.)